Categoria : News by TPole | 26 Settembre 2019
TPole presenta SPC 5200 basato sulla nuova famiglia di processori Intel® Whiskey Lake™.
Le performance, gli ingombri ed i consumi ridotti, caratterizzano l’SPC 5200 come un’ottima soluzione di edge computing per applicazioni di videosorveglianza e visione, grazie anche alle 4 porte GigE, di cui 2 PoE, e ad 8 ingressi e 8 uscite digitali isolati.
I tool di sviluppo messi a disposizione da Intel®, come OpenVino™, e pienamente supportati dai nuovi processori Whiskey Lake™, semplificano l’ottimizzazione ed il deploy delle reti neurali convoluzionali e permettono di affrontare in maniera più flessibile, rispetto ad un tradizionale approccio algoritmico, problemi quali il riconoscimento facciale, l’identificazione ed il tracking di persone ed oggetti, la quality inspection, rendendo possibile lo sviluppo di soluzioni performanti, scalabili ed efficienti in tempi rapidi.
Rispetto ad un ECS 9000 4G equipaggiato con un processore Intel® Core™ i7 6700TE, soluzione che offre simili opzioni di I/O, l’SPC 5200 è caratterizzato da una potenza di calcolo comparabile a fronte di un ingombro meccanico ed un consumo notevolmente ridotti.
Test in burn-in room e in camera climatica: perchè è così importante effettuarli?
Anche nel caso di soluzioni a basso consumo come l’SPC 5200, è opportuno verificare la stabilità e le performance del sistema all’interno del range di temperatura operativo per il quale è stato specificato.
Questi test sono ancora più importanti qualora si vada a modificare la configurazione di base del prodotto andando ad aggiungere componenti che possono impattare in maniera negativa ed importante con il thermal design della soluzione, come GPU discrete o FPGA.
Per poter simulare le più diverse condizioni operative, in TPole ci avvaliamo di una burn-in room, in grado di operare fino a60°C, e di una camera climatica, in grado di controllare temperatura[-40°C;+ 180°C] ed umidità[10%RH; 95%RH], per poter qualificare ogni prodotto, dai Mini PC ai sistemi più ingombranti come i server rack mount.
Particolare attenzione viene rivolta alle soluzioni fanless, in quanto il flusso d’aria forzato, utilizzato per eseguire il controllo di temperatura, può alterare in maniera significativa la reale capacità dissipativa del sistema di raffreddamento adottato, giungendo a risultati più ottimistici rispetto a quelli misurabili in un’applicazione reale.
Per questo siamo attrezzati per eseguire test a temperatura controllata in aria ferma, in modo da poter verificare il sistema come se stesse operando in una situazione reale, ma potendo disporre di una configurazione isolata e replicabile.
Hai dubbi riguardo all’equilibrio termico della tua soluzione?
I nostri esperti sono a tua disposizione!
L’esperienza maturata, unita alla strumentazione del nostro laboratorio, potranno chiarire ogni tuo dubbio.