Categoria : News by TPole | 6 Luglio 2021
Intel® Rocket Lake: le novità
Dopo il lancio nel Q3 2020 dell’architettura Tiger Lake, pensata per raggiungere ottimi livelli di performance per watt, è giunto il momento per Intel di aggiornare la propria piattaforma dedicata al segmento desktop alla undicesima generazione, introducendo l’architettura Rocket Lake.
Questa piattaforma porta nel settore desktop le novità introdotte da Tiger Lake, ma a differenza di quest’ultima è ancora basata sul processo produttivo a 14 nm.
Rocket Lake si colloca come successore di Comet Lake, l’ architettura di fascia desktop di decima generazione, e si caratterizza come una profonda ottimizzazione del design, più che una vera rivoluzione in termini di novità introdotte.
CPU: due core in meno, ma più prestazioni
Per la prima volta, considerando il trend del recente passato, Intel riduce il numero massimo di core integrati nella soluzione top di gamma, dove si passa dai 10 core fisici del i9-10900K agli 8 del i9-11900K.
Con questa architettura Intel ha preferito lavorare sull’ottimizzazione del design piuttosto che sull’integrazione di ulteriori core, in parte a causa del processo produttivo a 14nm introdotto con Skylake che limita la possibilità di aggiungere ulteriori funzionalità al processore senza variare la dimensione del die, in parte per mantenere la compatibilità con il socket LGA-1200 introdotto con la piattaforma di decima generazione.
L’ottimizzazione del design del core ha permesso di ottenere un incremento del 19% dell’IPC, ovvero il numero di istruzioni che il processore riesce ad eseguire per ogni ciclo di clock. Aumentare l’IPC mantenendo invariata la frequenza di funzionamento significa incrementare in egual misura la performance di calcolo del processore. Dai nostri benchmark sintetici abbiamo calcolato un aumento medio dell’11%, il che è ragguardevole, considerando che a meno della serie i9, tutte le altre fasce di prodotto sono declinate con lo stesso numero di core della generazione precedente e presentano frequenze di lavoro comparabili. In questo modo l’incremento dell’IPC ha un impatto tangibile e direttamente quantificabile sulla performance assoluta dei nuovi processori rispetto alle controparti di precedente generazione.
In ogni caso, se consideriamo le proposte top di gamma i9 di decima ed undicesima generazione, possiamo notare che la nuova proposta, pur integrando 2 core fisici in meno e potendo eseguire quattro thread logici in meno, risulta essere più veloce dell’offerta precedente sia con carichi single-thread (+10%) che con carichi multi-thread (+7%). In questo caso l’IPC più elevato compensa la limitazione dell’hardware ed anche il clock in TurboBoost leggermete più basso (-100 MHz).
GPU: arriva Iris Xe
Come già avvenuto su Tiger Lake, anche sulla fascia desktop viene introdotta la nuova architettura grafica Iris Xe, completamente riprogettata rispetto all’architettura Intel HD Graphics inizialmente introdotta nel 2010 e che ha accompagnato con successive evoluzioni i processori della serie Core fino a Comet Lake.
In questo caso, a differenza delle GPU dei SoC Tiger Lake che integrano fino a 96 EU (Execution Unit), si è optato per una soluzione più semplice con solo 32 EU, principalmente per due motivi.
In primo luogo le due architetture si rivologono a target applicativi diversi. Da un design basato su un SoC ci si aspettano prestazioni bilanciate tra la componente CPU e GPU e spesso la componente GPU integrata è l’unica opzione a disposizione. Nel caso di un architettura desktop spesso la CPU è affiancata da una GPU discreta e spesso la soluzione integrata o viene usata come backup o assolve a funzioni di output video minimale.
In secondo luogo una componente GPU più piccola permette di lasciare più spazio sul die ai core della CPU. Difatti la componente GPU su Rocket Lake occupa solo il 20% dell’area totale a disposizione.
La nuova soluzione grafica UHD Graphics 750 Gen 12 basata su Iris Xe risulta essere tra il 40% ed il 50% più performante rispetto alla versione UHD Graphics 630 Gen 11 integrata nell’architettura Comet Lake.
Piattaforma ed espansioni
A livello di piattaforma i nuovi processori mantengono la compatibilità con il socket LGA-1200 ma viene introdotta la nuova famiglia di chipset serie 500 per completare l’offerta di opzioni di espansione.
Inoltre le CPU ora supportano memorie RAM DDR4-3200 MHz e mettono a disposizione 20 linee PCIe Gen4.
Come sfruttare la nuova piattaforma?
Uno dei primi prodotti basati sull’architettura Rocket Lake è la serie RCX-2000 di Vecow.
Questa soluzione di GPU Computing è caratterizzata dal chipset di classe workstation W580, che permette di utilizzare processori Xeon e Core, e supporta una GPU discreta full size (10.5″) con design a 3 slot, potendo garantire un power budget ausiliario fino a 750W.
La soluzione, come da tradizione Vecow, presenta una ricca dotazione di espansioni e porte, tra cui:
- 6 Porte USB 3.2 (10GB/s)
- 2 Porte RJ-45 (1 porta 2.5 Gbit, 1 porta Gbit)
- 3 uscite DP
- 4 Porte RS-232/422/485
- 32 DIO Isolati (16 Input/ 16 Output)
- 4 Baie Hot-Swap SATA3 (6 Gbps)
Il PC supporta alimentazione 9-55V DC e presenta un sistema di Ignition configurabile via software.